Biografia

Debora CappaDebora Cappa è nata a Pescara dove ha compiuto i suoi studi classici. Successivamente, spinta dal desiderio di esprimere i sentimenti più profondi e nascosti dell’animo umano, si è dedicata alla composizione poetica. Nel 2006 viene pubblicata la sua prima raccolta poetica intitolata Il carnevale della vita dalla casa editrice Tracce. Si tratta solo dell’inizio di un lungo lavoro che porta l’autrice, nel febbraio 2011 a pubblicare, per la casa editrice Arduino sacco editore, la seconda opera dal titolo Amore, l’incompiuto. Dopo di che un susseguirsi di pubblicazioni: L’Anima e il Mare (2012), Il corpo e la terra (2012), I sentieri della mente (2018), Intime evoluzioni (2018), Sembianze di silenzi (2018), Petali di speranze e Rosa d’asfalto. Oltre ad avere all’attivo numerosi interventi e aver ricevuto numerosi riconoscimenti letterari.

Scheda

  • Titolo: Il carnevale della vita
  • Autore: Debora Cappa
  • Editore: Tracce
  • Genere letterario: Poesia
  • Pagine: 72
  • Lingua: Italiano
  • Anno di pubblicazione: 2006
  • Formato: Brossura
  • EAN: 9788874333134
  • Listino: 8,00 €

Recensione

Quest’opera mi è stata gentilmente inviata dalla stessa autrice qualche mese fa ormai ma ho aspettato di aprire questo mio blog per poter meglio recensire quest’opera e darle il giusto spazio che merita.

Si tratta di una raccolta di ben sessanta testi poetici, di varia natura, collocati in due diverse sezioni, la seconda intitolata “A briglia sciolta”.

La poesia che mi ha più colpito è stata sicuramente “Dietro le sbarre (di un canile)” , sarà perchè anch’io possiedo una cucciola a quattro zampe ma, durante la lettura, ho sin da subito avvertito delle sensazioni molto intense ed intime. Oltretutto la forma stilistica è davvero fluida e priva di tecnicismi che possano indurre il lettore in alcune difficoltà di comprensione.

È un’autrice che riesce a scendere nel profondo delle emozioni e a rappresentare vari aspetti della vita, dai temi più semplici e banali a concetti molto più profondi che investono il senso generale della vita appunto. Attraverso la poesia cerca di veicolare importanti messaggi: innanzitutto quello dell’importanza del testo poetico stesso inteso come veicolo di messaggi etici importanti per gli uomini moderni che vivono ormai in un magma indistinto di emozioni e vicende personali. Rifugge dalla mercificazione ormai dilagante del tempo presente e dal culto dell’apparenza, portato da molti ad essere considerato il vero credo quotidiano. 

In quarta di copertina si legge: 

In una coerente dimensione simbolica, che testimonia la vitalità e la freschezza del tessuto poetico, l’Autrice sembra coinvolgere il lettore nel considerare l’amore dapprima come un discorso a due, e successivamente come testimonianza emblematica di una ricerca interiore che va oltre la semplice individualità. Inoltre dal piano dell’emozione e dei sentimenti il discorso si innalza verso temi di grande complessità e impegno, fino a giungere alla ricerca del senso dell’esistenza, a cui allude anche il titolo della raccolta.

La poesia diventa così un modo di conoscere se stessi e riflettere sull’esistenza, oltre “l’illusione della conoscenza” ordinaria della vita quotidiana.

Il ritmo serrato e la forza icastica delle immagini completano una ricerca poetica che costituisce un’opera prima di grande coinvolgimento per il lettore.

Il carnevale della vita è una vera e propria ricerca del senso dell’esistenza e se nella prima parte dell’opera si avverte un tono decisamente cupo e malinconico, nella seconda tutto ciò si dissolve in un’atmosfera più rilassata e onirica.  

Alcuni degli elementi essenziali della sua poetica sono:  la denuncia di un’etica moderna distorta, l’analisi dell’animo umano, lo smascheramento, il disincanto dell’apparenza, la difesa della libertà personale e di pensiero, l’irrefrenabilità del tempo. Tutte questioni toccate all’interno dei suoi componimenti poetici in maniera alquanto sottile. 

Il titolo è significativo poiché l’intento dell’autrice è quello di smascherare l’animo umano e portare il lettore a diretto contatto con le proprie verità personali.

Giudizio, quindi, molto positivo e ringrazio ancora (questa volta pubblicamente) l’autrice per avermi contattata e avermi omaggiato con la sua opera degna di interesse.


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